I Sabati della Salute versiliesi: immagini del 14 dicembre e l'intervento di Giovanni Mariani per il Circolo.

In molti hanno partecipato alla giornata di sabato scorso in Sant'Agostino alla prima de "I Sabati della Salute versiliesi". Ecco alcune immagini... e l'intervento di Giovanni Mariani per il Circolo.

 

"Porto a tutti i presenti il saluto del consiglio direttivo, del presidente e di tutti i soci del Circolo Fratelli Rosselli di Pietrasanta .

Alcuni mesi fa  in una riunione di consiglio il nostro presidente ci informò che un gruppo di amici non soci ci spronava a prendere in considerazione di organizzare  degli incontri pubblici sulla sanità.

Il suggerimento venne recepito all’unanimità anche perché era nostra intenzione di interessarci ancora di sanità: in quei giorni organizzammo  un piccolo convegno al quale parteciparono il Prof. Perugi direttore della cattedra di Psichiatria pisana ed il Prof. Giovanni Orlandi nostro socio, professore associato alla cattedra di Neurologia pisana. 

Il tema che veniva preso in esame verteva sulle violenze perpetrate ai danni degli operatori sanitari in ospedale ed in ambulatorio: volevamo ricordare la Dottoressa Barbara Capovani uccisa con violenza inaudita da un suo paziente. Quella morte ci lasciò attoniti, senza parole perché alcuni di noi conosceva personalmente la dottoressa, ma tutti gli appartenenti al nostro circolo la conoscevano indirettamente perché figlia di un nostro caro socio prof. Milvio Capovani professore di matematica alla Normale dell’Università di Pisa. 

Gli incontri da proporre  non dovevano essere lezioni magistrali rivolti quindi  prevalentemente agli addetti (operatori sanitari medici ed infermieri ) ma a tutta la popolazione, per conoscere, per informare, ed anche per dar la possibilità ai presenti di esprimere il proprio pensiero in un dibattito libero e aperto dove ogni idea fosse degna di essere ascoltata e ponderata. 

Convegni quindi privi di carattere politico di parte, occasioni per confronto e ricerca di un dialogo che in una società democratica è fondamentale ed acquista valore proprio per la sua capacità di indurre le persone a spogliarsi del proprio egoismo.

Questo modo di far politica è nel dna del nostro circolo che nelle sue attività non dimentica mai l’epitaffio che Piero Calamandrei fece scolpire sulla tomba dei due fratelli martiri: "GIUSTIZIA E LIBERTA’ PER QUESTO MORIRONO PER QUESTO VIVONO"

Voglio fare una premessa: da medico ospedaliero in pensione vi dico che la nostra legge sanitaria è una bella legge e rispetta scrupolosamente l’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale "LA REPUBBLICA TUTELA LA SALUTE COME FONDAMENTALE DIRITTO DELL’INDIVIDUO E INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’ E GARANTISCE CURE GRATUITE AGLI INDIGENTI"

L’aggettivo "FONDAMENTALE" è un aggettivo che non trovate in nessun altro articolo della nostra costituzione, a dimostrazione che i nostri padri costituenti davano  massima importanza  alla salute del popolo italiano.

La nostra sanità nonostante tutto regge: vi operano dei valenti operatori medici ed infermieri che ogni giorno si prodigano, con enorme sacrificio, per i pazienti che hanno in cura. Sono loro che permettono di tenere ad altissimi livelli la medicina italiana che molti nel mondo ci invidiano.

Mi dispiace dirlo: se oggi ci troviamo in questo stato di disagio la responsabilità è della politica. Oggi cosa è diventata la politica? Una zuffa continua. Tutto è scontro: importante e sopraffare l’avversario. La politica attuale è l’espressione principale dell’energia del potere: l’importante è vincere. Questo assunto per alcuni diventa poi: vincere con ogni mezzo anche a costo di svendere le proprie radici e ogni principio morale ed etico.

La responsabilità politica che ho ricordato è da addebitare prima di tutto a fattori di livello mondiale, poi di livello nazionale ed infine di livello regionale.

A livello internazionale abbiamo assistito all’avanzare attraverso varie imposizioni come la riduzione della sovranità degli stati, alla criminalizzazione dei partiti e dei sindacati ed alla introduzione di politiche come la globalizzazione, il mercato la competizione utili per far affermare una politica di finanziarizzazione dell’economia: tutto doveva essere ridimensionato per far sì che tutto fosse subordinato al mercato compresa la libertà e la stessa democrazia.

Questo è stato un “progetto” che parte dal lontano 1973: bisognava tacitare i riformisti di solito socialisti. Viene ucciso Salvador Allende, poi anni dopo viene assassinato Olof Palme primo ministro svedese il quale affermava spesso che il capitalismo gli andava bene ma ogni tanto avrebbe preferito tagliarli le unghie, poi vengono tacitati tutti i primi ministri socialisti riformisti di Spagna Portogallo e Germania infine si passa a denigrare il presidente francese Mitterand che di li a poco lascerà l’Eliseo infine dopo la caduta del muro di Berlino l’attacco “politico” toccò all’Italia con quella farsa di Tangentopoli e l’introduzione del sistema maggioritario. Tutte azione mirate per raggiungere un solo scopo: smantellare lo stato sociale e le conquiste sociali che la maggioranza del popolo italiano si era dato. La politica nazionale Italiana ha perseguito acriticamente quel progetto disumano neo liberista con effetti destabilizzanti sulle politiche sanitarie.

A livello nazionale poi nessuno si è preoccupato di sviluppare politiche sanitarie che  prevedessero assestamenti di spesa tenendo conto della popolazione sempre più anziana, la diminuzione delle nascite per esempio, come pure il pericolo di probabili pandemie mondiali.

Ma le mancanze più gravi sono accadute a livello regionale dove molti soldi che lo stato assegnava ad ogni regione sono stati spesi male a volte sperperati in progetti cervellotici, voluti dalla politica, progetti senza futuro perché velocemente superati dal tempo. Non sto qui a specificare nei dettagli quanto affermo: non basterebbe una giornata per spiegare tutto questo.

Concludendo:

la politica, mi hanno insegnato, è l’arte del possibile, è la capacità di compromesso  che non ha un  carattere negativo se migliora le condizioni di vita della popolazione.

Dunque questi incontri sono propedeuci per riportare serenità tra operatori sanitari e cittadini e possono essere utili per fronteggiare la disumanizzazione dell’uomo. Basta parlare di azienda, basta parlare di utenza. Basta con una sanità dove prevale la ragioneria.

Vi invito con forza a meditare sul messaggio che lo scultore Romano Cosci ha voluto darci con quella sua bella opera collocata all’ingresso dell’ospedale Versilia, si tratta di una donna fiera ma gentile, che con animo umano e comprensivo porge  con un gesto di altruismo un fiore il Myosotis a colui o colei che deve entrare: è un gesto umano simbolo di speranza, di amore e di incoraggiamento."

14 Dicembre 2024

                                                                            

 

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